Posts Tagged ‘Bancarotta’

Le città messe a fuoco

3 Comments »

La rabbia è diventata incontenibile. Otterrà un risultato opposto a quello che si propone. Dobbiamo guardarli in volto, questi giovani studenti che prendono d’assalto le sedi delle istituzioni e della Pubblica Amministrazione. Non sono consapevoli della propria ingenuità. Come già avvenne lo scorso autunno, l’occasione di mettere in luce le effettive responsabilità della crisi è stata sprecata. I titoli dei giornali si riempiranno di cronaca. Le città messe a fuoco. Quello stesso ceto medio che la crisi schiaccia e consuma si sentirà impaurito. Sopporterà ulteriori tagli, accetterà che la mano forte cali sulla piazza. Per riportare l’ordine, senza cambiare nulla.

->Torino, 14 novembre 2012<-


Weimar è a Sud

No Comments »

Weimar è a Sud. Corre lungo le strade di Madrid e Libsona. E’ un fronte unito, che parte da Atene e lambisce Roma. Sistemi politici nazionali ormai delegittimati, seduti alla corte della burocrazia europea: un ostaggio inerme e vociante, appeso ai mugugni delle reciproche invidie fra Parigi e Berlino. Le piazze d’autunno non porteranno alla Liberazione. Sono un segno positivo, ma si nutrono delle proprie contraddizioni: l’assenza di leader, alla lunga, sfinirà la protesta. I giovani diseredati che colmano oggi le strade sono istruiti e coscienti, ma rischiano di spianare la strada ai carri armati degli eserciti nazionali. L’Europa muore.


Continuando su questa china

No Comments »

Non deve ingannare il fatto che Mario Draghi sia riuscito a prendere un po’ di tempo per difendere l’euro. Nel giorno in cui la Corte Costituzionale tedesca si appresta a decidere della bontà dello European Stability Mechanism, sul capo di Angela Merkel pesano la grande manifestazione dell’indipendentismo catalano a Barcellona e la probabile e ineccepibile richiesta di risarcimento per i crimini nazisti da parte della Grecia. L’irresponsabilità e la miopia dell’establishment tedesco sono messi a nudo dalla realtà politica. Quattro anni di austerità teutonica stanno portando l’Europa nel baratro. Continuando su questa china. Di europei non resteranno che i tedeschi.


Un assalto ai forni 2.0

1 Comment »

Un uomo ruba quaranta euro di carburante; si fa rincorrere dai venditori, poi li investe. E’ un fatto isolato. Eppure la convinzione che i benzinai si arricchiscano si diffonde, alimentando lo spettro. Un assalto ai forni 2.0. Nei paesi che si credevano ricchi il pane si brucia nei serbatoi. Le rivolte nel Maghreb sono state innescate dagli aumenti delle materie prime alimentari. Cosa accadrebbe se ogni giovane abbruttito dalla monocultura televisiva e calcistica dell’Italia berlusconiana dovesse rinunciare al tubo di scappamento con cui domina la periferia della città? Scambierebbe gli effetti con le cause. Saccheggerebbe, poi invocherebbe un dittatore.

->noprofitgeisha – Mad Max Meets Kenshiro<-


Lo sfacelo invisibile

No Comments »

Sono passati dieci anni dallo scoppio della grande recessione. In Europa è guerra. Governate da giovani dittatori populisti, Catalogna, Provenza, Padania e Baviera guidano unite il fronte scissionista. Focolai separatisti infiammano la Scozia, il Galles, le Fiandre, la Sardegna e la Sicilia. Caduta Bruxelles, i tedeschi hanno offerto a Parigi il ruolo di capitale. Londra, minacciata nei suoi confini, si è stretta al continente. Roma, del tutto ininfluente, ha riconsegnato l’Italia Centrale e Meridionale al Vaticano. Le forze governative conservatrici rivaleggiano con le bande partigiane delle montagne. Progressiste, e impotenti. I più vecchi ricordano l’autunno del 2012. Lo sfacelo invisibile.


Come faranno?

No Comments »

Hanno campo libero. Sulle autostrade è affollata soltanto la terza corsia. La violenza dei fari ha sottomesso gli onesti invisibili. Carri armati e missili a quattro ruote lambiscono solitari i morti capannoni della pianura. Si scavalcano a destra, in uno spazio che è rimasto vuoto. Se incontrano un’automobile la implorano di spostarsi a sinistra, per fingere di doverla tamponare nell’urgenza di un sorpasso. Ormai sono padroni a corto di schiavi. Si aggirano tristi nei piazzali deserti delle stazioni di servizio. Rinunciano al piacere della sbarra che si alza. Parlano di sesso e motori con un casellante di ferro. Come faranno?

#Autogrill, fine di un'era? / @salvaiciclisti @beppepiras @ilpinza @danigranata

->Autostrade, fine di un’era?<-


Bisogna tenersi forte

No Comments »

I giornali tendono a sovrastimare le divisioni fra i paesi europei. E’ come parcheggiare l’auto: per non urtarne un’altra devi temere di essere a un passo dal farlo. Eppure, i toni catastrofici denunciano un fatto. La posizione della Germania di Angela Merkel assomiglia a quella della Francia di Charles De Gaulle durante la crisi della sedia vuota. Oggi l’Europa paga il prezzo di un allargamento impostole dalla Storia prima che potesse consolidarsi. Il risultato paradossale, come spiega Mario Pianta su Micromega, è che i mesi più decisivi delle nostre vite si svolgeranno sotto la presidenza di Cipro. Bisogna tenersi forte.