Tre cose su Twitter

Tre cose su Twitter. Le ho imparate con #TTT05. Primo: la crossmedialità in Italia si muove lenta perché TV e giornali faticano ad adattare il proprio sistema nervoso al web. La cultura underground deve aiutarli a disinnescare pacificamente il potere (rileggere Carlo Infante). Secondo: cento persone organizzate, facendo perno su una manciata di opinion maker, sono in grado di scalare la classifica dei Trending Topic. Agenda setting (#Salvaiciclisti insegna). Terzo: il web è una “piazza latente”, uno “spazio collettivo sparso” (vedi Salvatore D’Agostino); oggi ha più senso occupare questo che un luogo fisico, perché le idee libere creano dissenso costruttivo.

->Carlo Infante, Benvenuti in Italia (2011)<-


  1. Giulio says:

    ai primi di giugno alla città dell’altra economia, Urban Experience (l’asociazione che abbiamo fondato insieme a Carlo) è intervenuta ad una iniziativa del Quinto Stato.
    Mentre arrivava in contemporanea la notizia dell’occupazione di Macao della Torre Galfa, abbiamo lanciato la proposta di cominciare a ragionare ad azioni di occupazione della rete, ricordando che la rete è ormai spazio pubblico a tutti gli effetti
    qui una mia riflessione
    http://www.urbanexperience.it/quinto-stato-alla-citta-dellaltra-economia/
    sui twitter trend, hai ragione, ma prova a scalare la classifica nei giorni del #terremoto
    inoltre non ti scordare che se è relativamente facile sclare il TT è anche per effetto del relativamente basso numero di tweet che circolano.
    quando a usare twitter saranno numeri più ampi qualcosa cambierà….
    il prblema è fare in modo di non lasciare presidiare questi media ai grossi poteri di comunicazione.

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