La piazza era gremita

Era il giorno della caduta. Ma il tiranno rimase al suo posto. La piazza era gremita. Seggiole rotte, cataste di ossa. Una barricata di libri. L’altoparlante chiamava i deputati al voto. Ogni nome una sfida all’immaginazione. Il boato dei servi raggelò di silenzio la folla. Consumammo un pomeriggio solitario. E ci ritrovammo a sera. Altro luogo, freddo opprimente. Musica improvvisata. Una penisola di giornali incollati. Parlarono in tanti. Dedicammo molto tempo a riallacciare rapporti. Ad unirci dopo tanto silenzio. Mi sentivo un albero secco. Lacrimavo oppresso dal dubbio. Qualcuno si avvicinò. Mi confuse con parole modeste. Riaccese le mie speranze.

Palazzo Carignano

->Fabrizio Zanelli – Palazzo Carignano


  1. Fabrizio says:

    A volte per riaccendere la speranza bastano davvero parole modeste. Mi scuso HBP per un silenzio, il mio, non voluto e a metà tra che ripensa alla vita e chi ha paura per il niente che ha perso.

    • Ciao @Fabrizio. Sono passati più o meno sei mesi, sia da quel giorno, sia da quel tuo primo incoraggiamento. Ora direi che siamo un po’ più vecchi, e nonostante tutto molto più consapevoli. Non devi scusarti: esco anche io da un periodo di ‘latitanza’. Del resto, la vita vissuta viene sempre prima della vita rappresentata. Quanto a farle conciliare tutti i giorni, e ad avere la forza per farlo, sappiamo entrambi quanto sia difficile. Ma c’è una cosa di cui non dubito mai: non sono solo, proprio perché prima di me ha iniziato Torino Daily Photo :) Grazie!

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