Voce squillante. Una disarmante semplicità. Marina nasconde le lacrime dietro una porta. Il suo sorriso si è rotto al risveglio della primavera. Levando la schiena da una sedia si erge morbida a cogliere un raggio di sole. E’ un geloso risplendere di luce immobile. Si scompone in una dolce rotondità. Mi guarda minacciosa, tradendo il desiderio di confidare un segreto. Ma poi si pente. Le nostre volontà si sono scoperte tardive. Non occorrono parole per parlare. Un bacio si allunga a ritroso nel tempo. Lo sappiamo entrambi. L’amore è un’attesa che sprofonda in un incubo, muore soffocato. Sull’altare della bellezza.
Archive for December, 2010
December 31st, 2010
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December 30th, 2010
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Reclina il capo. I capelli raccesi di menta. Il treno corre lungo le luci dorate. Lidia è una pupilla che si allarga immobile. Sorride incurvando le spalle, mi accarezza di un obliquo guardare. Io temo che perda la speranza. Me ne sento responsabile. Se anche lei smetterà di crederci, infatti, tutto sarà perduto. Reca nascosto il segreto della bellezza. E ne è inconsapevole. Io non posso accettare che si corrompa. La chiuderò in una corsa silenziosa. Mi soffocherà di improvvisi abbracci. La mano si tinge di spine. Io ho smarrito tutti i significati. Un compagno di scuola sognato con inquietudine.